Moka o espresso? Differenze tra i due caffè italiani

Moka o espresso? Differenze tra i due caffè italiani

Quando si sente parlare di caffè, in Italia, si pensa al caffè espresso o al caffè di moka.

Escludendo il caffè preparato con il filtro all’Americana – che qui non è molto diffuso e apprezzato – è interessante soffermarsi sulle differenze tra i due, sfatando anche alcune convinzioni popolari.

1. La moka: simbolo del caffè italiano

La moka è il simbolo del caffè italiano ed è stato l’oggetto che ha rivoluzionato, rendendolo accessibile a tutti, il consumo del caffè in ambiente domestico.

Da quanto il suo inventore Renato Bialetti l’ha brevettata nel 1933, la moka non ha mai perso appeal e ha continuato la sua espansione nelle case degli italiani, divenendo uno degli utensili da cucina presenti in tutte le case.

Oggi esiste una moka di ogni colore e fantasia: le industrie si sono sbizzarrite cercando di renderla compatibile con lo stile delle varie cucine e con le preferenze estetiche dei clienti.

Questo a riprova del fatto che la moka, nella cucina degli italiani, è un utensile immancabile, spesso tenuto sempre in vista, sul piano cottura o, una volta lavata ed asciugata, su una mensola.

moka

2. La macchinetta da espresso: caffè in polvere, cialde e capsule

Anche nelle macchinette da espresso per la casa c’è stata un’evoluzione che, a differenza della moka, non si è limitata solo alla parte estetica. Mentre un tempo le macchinette da espresso funzionavano con il caffè in polvere versato sul filtro e pressato, oggi esistono – e sono ormai le più diffuse – le macchinette da espresso a cialde o a capsule.

La differenza tra cialde e capsule non sta nel gusto del caffè ottenuto, ma nella differenza di materiali e di forma tra queste due.

Le cialde di caffè sono circolari e contengono al loro interno una porzione singola di caffè. Sono rivestite in un materiale cartaceo (una sorta di filtro da the) e quindi hanno un impatto quasi nullo sull’inquinamento ambientale. Le cialde, inoltre, essere utilizzate, con un filtro adattatore, sulle tradizionali macchinette da espresso.

Le capsule, invece, funzionano con macchinette apposite e bisogna sempre sincerarsi, prima di acquistarle, che siano compatibili con il modello di macchinetta da espresso che si acquista.

Il vantaggio delle capsule è che le macchinette da espresso che le supportano contengono al loro interno un serbatoio per le capsule usate, che rende la preparazione del caffè più comoda e rapida.

Lo svantaggio delle capsule risiederebbe nel materiale poco “green” – spesso sono di plastica, altre volte di alluminio - e nel costo, generalmente superiore rispetto alle cialde. Ormai, però, quasi tutte le capsule da caffè in vendita sono fatte di materiali riciclabili a basso impatto ambientale.

La differenza economica, invece, resta ancora presente ma ricordiamo che siamo comunque nell’ordine dei centesimi di euro.

3. Caffè di moka e caffè espresso: le principali differenze

Come abbiamo detto nell’articolo sulle abitudini degli italiani con il caffè, il caffè in Italia è un universo di significati e un rituale, non una semplice bevanda.

Diversi studi effettuati sulle abitudini di consumo di caffè degli italiani portano tutti alla stessa conclusione: il caffè di moka è ancora il più diffuso nelle case.

Questo può essere dovuto a tanti fattori, tra cui quello economico (una moka costa poco), quello di spazi in cucina (molti vivono in spazi stretti e non vogliono riempire il piano della cucina con altri oggetti), quello affettivo (la moka, talvolta, viene tramandata dai genitori ai figli pur essendo un oggetto economico) o, semplicemente, per un fattore di gusto.

Il caffè di moka ha un gusto meno intenso tanto che si pensa, erroneamente, che sia più leggero anche per il contenuto di caffeina. Questa è una credenza popolare sbagliata!

Pensate, infatti, che è esattamente il contrario: a causa del principio di funzionamento della moka, di cui parleremo più avanti, a parità di quantità di bevanda un caffè preparato con la moka contiene circa il doppio della caffeina contenuta in un caffè espresso.

Un’altra differenza sostanziale sta nell’aspetto della bevanda: una tazzina di caffè di moka non ha la crema più chiara in superficie ed è di colore quasi nero.

Il caffè ottenuto con la macchinetta da espresso, invece, se preparato bene e con uno strumento di buona qualità ha la tipica crema che ricopre la parte più liquida e scura della bevanda, proprio come al bar.

E proprio questa crema, tipica del caffè che si beve al bar, è uno dei motivi per cui gli amanti dell’espresso, lo preferiscono nettamente al caffè di moka!

E tu, quale consumi a casa e perché? Faccelo sapere nei commenti!